27 dicembre 2011

Interpellanza Parco Eolico sulle “Serre Salentine” tra il territorio di Ugento e il territorio di Taurisano. Richiesta di provvedimenti.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Comune di Taurisano
Gruppo Consigliare
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Consiglio Comunale del 22 dicembre 2011

Al Sig.Sindaco
Oggetto:Interpellanza Parco Eolico sulle “Serre Salentine” tra il territorio di Ugento e il territorio di Taurisano. Richiesta di provvedimenti.

Il Consigliere Comunale Salvatore Antonio Rocca ha constatato personalmente che tra il confine prossimo del territorio di Ugento e il confine del Comune di Taurisano sulle Serre salentine con l’approvazione da parte del Comune di Ugento, sarà offuscata l’immagine delle Serre da un pauroso impatto ambientale a causa di un parco eolico, formato da ben 21 pale alte circa 120 metri, previsto da un progetto che il Comune di Ugento ha deliberato. Lo stesso Comune di Ugento ha approvato l’atto con il quale autorizza una multinazionale del settore ad installare le pale eoliche in un’area di circa 400 ettari, tra le provinciali per Casarano e per Taurisano, ed un elettrodotto che dal territorio di Ugento porti l’energia elettrica prodotta da tali pale alla centrale elettrica del Salento sita in Galatina. Una cosa mai vista nel Salento che gli amministratori ugentini hanno pensato bene di prevedere in una zona lontana dal loro centro abitato e, soprattutto, dalle località balneari. 
E’ del tutto evidente l’enorme impatto ambientale che tale progetto arrecherebbe non solo al territorio di Ugento ma a tutta l’area che insiste sui tre comuni interessati dal progetto: Ugento, Casarano e Taurisano. Non si comprende perché non si scelgano forme meno invasive di energia alternativa, come ad esempio quella solare sui tetti capace di sfruttare le tante ore di sole di cui beneficiamo ogni giorno per la maggior parte dell’anno. Sono maturi i tempi per trattare problematiche di gestione del nostro territorio in chiave sovracomunale poiché riteniamo che quello che succede nel territorio di Ugento non riguardi solo gli ugentini ma anche noi”. 
In materia di eolico, noi di Rifondazione Comunista sentitoci con il Comitato Politico Provinciale, pensiamo che serva l’apertura di un nuovo negoziato tra il Comune di Ugento ed il Comune di Taurisano per ivitare un simile impatto ambientale nella nostra zona. Intanto va detto che la divaricazione tra il buon senso dell’opinione pubblica e la governance complessiva del territorio salentino, nell’importante settore della produzione di energia alternativa, è molto netta. Questo fatto andrebbe spiegato prima di ogni altra cosa. A me pare che l’indirizzo della politica, in materia di energie alternative, sia stato, sin qui, prevalentemente burocratico e dirigistico. In questo caso tali imposizioni sono passate quasi inosservate presso la nostra comunità. Invece in altri comuni c’è stata la reazione imprevista e furibonda del popolo. E’ quello che è successo nei comuni di Ugento, Presicce e Casarano nel 2007, dove ad una forte tensione tra cittadini e istituzioni locali, tra movimenti pseudo-ecologici e sindaci facinorosi, bisogna anche aggiungere l’intervento della magistratura, mentre il nostro comune si è solo limitato ad una sterile discussione nel Consiglio Comunale, il quale non ha voluto assolutamente coinvolgere la cittadinanza, anche perché il nostro Comune ha approvato un mini Parco Eolico di tre pale, anch’esse alte 120 metri, nel versate sud del territorio, il quale unito a quello di Ugento, completa “l’opera” distruttrice ambientale del territorio.  Continua a leggere
7 dicembre 2011

Eolico, la Erg muove le torri e il mega-parco fa passi in avanti

Link all’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno



Eolico, la Erg muove le torri e il mega-parco fa passi in avanti

di PIERANGELO TEMPESTA

UGENTO – Fa passi in avanti il cammino del mega-parco eolico da 18 aerogeneratori da 2,5 megawatt l’uno. Il progetto che la società «Erg Eolica Italia s.r.l.» di Genova vuole realizzare a Ugento, in un’area al confine con i territori di Casarano e Taurisano, è datato 2007, anno in cui il Comune di Ugento ha deliberato a favore dell’impianto. Ne nacque una battaglia a suon di ricorsi e sentenze per cercare di bloccare l’iniziativa.

Il 1° dicembre, intanto, la società ha presentato la domanda di valutazione di impatto ambientale (Via) alla Regione Puglia: il progetto e lo studio di impatto ambientale sono stati depositati per 60 giorni in Regione, in Provincia e nei Comuni di Ugento, Casarano, Collepasso, Cutrofiano, Galatina e Ruffano, a disposizione di chiunque voglia fare delle osservazioni. Il coinvolgimento di altri cinque comuni, oltre a quello di Ugento, è presto spiegato: oltre alle 18 torri è prevista la realizzazione di imponenti opere connesse, come un elettrodotto aereo di 18,3 km che collegherà la cabina primaria di Ruffano a quella di Galatina e un altro elettrodotto di 2,75 km che da Ruffano arriverà a Casarano. Alcune linee elettriche in cavo interrato in media tensione, poi, assicureranno il collegamento delle singole torri alle cabine di raccolta e alla stazione di trasformazione e smistamento per l’allacciamento alla rete elettrica nazionale. Inoltre il progetto prevede l’adeguamento delle strade esistenti e la costruzione di nuove strade per la viabilità di cantiere a servizio degli aerogeneratori.

Il primo via libera alla realizzazione dell’impianto arrivò il 17 marzo 2007, con il parere favorevole del consiglio comunale di Ugento e l’approvazione dello schema di convenzione con la Erg Eolica. Alla delibera seguì un ricorso al Tar, presentato da alcuni proprietari dei terreni dove è prevista la nascita dell’impianto, da alcuni residenti della zona e dal Comune di Casarano, preoccupato per il deturpamento del paesaggio nell’area al confine con Ugento. Il tribunale diede ragione ai ricorrenti, annullando la delibera. Il Comune di Ugento, però, presentò ricorso al Consiglio di Stato, ottenendo, nel febbraio 2010, l’annullamento della decisione del Tar, poiché nella delibera la fattibilità del progetto era stata subordinata alla positiva valutazione in sede di conferenza dei servizi.
È di giovedì scorso, infine, la domanda di valutazione di impatto ambientale presentata alla Regione dalla Erg Eolica. Secondo gli accordi del 2007, «il Comune avrebbe dovuto incassare il 4,5% sia sui certificati verdi sia sulla produzione, con un minimo garantito di 150mila euro ma con cifre che avrebbero potuto anche superare i 500mila euro annui».
A chiarirlo è l’assessore all’innovazione tecnologica dell’epoca, Donato Congedi, che sottolinea: «Il progetto prevedeva anche 150mila euro versati una tantum alla firma del contratto e l’impiego di manodopera locale». Contropartite economiche che non hanno mai convinto gli ambientalisti e, in generale, chi giudica simili impianti troppo invasivi per il territorio.
6 dicembre 2011

IMPIANTO MEGA EOLICO. ENERGIE RINNOVABILI. I NOSTRI ATTI.

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6 dicembre 2011

Mega Eolico. La Erg Eolica Italia Srl chiede la Valutazione d’Impatto Ambientale

Dal Tacco d’Italia: Mega eolico. 60 giorni per bloccarlo

6 dicembre 2011

Mega eolico. 60 giorni per bloccarlo

di Laura Leuzzi
UGENTO – 60 giorni di tempo. Anzi qualcuno in meno, visto che il conto alla rovescia è partito il 1° dicembre, giorno della pubblicazione del progetto sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia. E’ il tempo a disposizione per chi volesse presentare delle osservazioni al progetto di megaeolico dalla Erg Italia Srl previsto in territorio di Ugento, precisamente in contrada Fumosa. Più o meno 60 giorni per opporsi a 18 pale eoliche della potenza di 45 MW totali. I progetti, per chi volesse visionarli, sono a disposizione presso la Regione, la Provincia ed i Comuni di Ugento, Casarano, Ruffano, Collepasso e Galatina.

Non è la prima volta che i cittadini di Ugento e dei Comuni vicini sentono parlare di questo progetto. Tutt’altro. La storia è piuttosto lunga ed intricata ed è stata ricostruita nel libro “Il Sistema” di Maria Luisa Mastrogiovanni. Continua a leggere

17 novembre 2011

Ecomostri salentini: il caso Orex

6 novembre 2011

IL DEBITO PUBBLICO. DI CHI E’ LA COLPA.

Guardate questo video.
Spiega in maniera chiara chi porta le maggiori responsabilità circa l’attuale situazione economica italiana.
L’oratore, tra l’altro, tutto è meno che un pericoloso “comunista mangiabambini”.

20 ottobre 2011

OMICIDIO BASILE

Omicidio Basile: medico legale, non c’è prova su numero autori

Martedì 18 Ottobre 2011 18:35                Antonio Romano   

LECCE – Non c’è prova che ad uccidere Peppino Basile, l’ex consigliere provinciale di Idv di Lecce assassinato a Ugento (Le) tra il 14 e 15 giugno 2008, sia stato un’unica persona ma neppure che gli aggressori fossero due.

La deposizione del medico legale Alberto Tortorella, effettuata questa mattina davanti alla Corte d’assise di Lecce, al cui cospetto si svolge il processo all’agricoltore 67enne Vittorio Colitti Senior, non ha introdotto elementi di sostanziale novita’ nella ricostruzione dell’omicidio. Il perito, che il 16 giugno 2008 effettuò l’autopsia sulla salma, ha ripercorso a grandi linee i punti salienti della relazione consegnata al pm Giovanni De Palma e ha poi risposto ad alcuni quesiti posti dall’avvocato dell’imputato, Francesca Conte. Tortorella ha chiarito come sul corpo di Basile siano stati riscontrati tre gruppi di ferite: il primo sulla spalla sinistra con tagli superficiali, il secondo nella zona medio-toracica, il terzo sotto l’ascella. Le ferite inferte al torace con un coltello, che hanno raggiunto il cuore, sono state quelle che hanno causato la morte, sopraggiunta nel giro di pochi minuti.

Le altre, invece, sono state meno profonde e, probabilmente, inferte mentre il politico cercava di difendersi. L’esame del cadavere, ha chiarito ancora il medico, ha appurato che Basile è stato afferrato e strattonato durante l’aggressione, ma non è stato possibile stabilire in che momento ciò sia avvenuto. Nè è stato possibile verificare se le ferite siano state inferte da una sola mano o da più persone. Secondo la Procura di Lecce, responsabili del delitto sarebbero Vittorio Colitti e il nipote omonimo (minorenne all’epoca dei fatti), che a dicembre è stato assolto dal Tribunale dei minori e per il quale, in primavera, si aprirà il processo d’appello. La difesa di Colitti senior, dal canto suo, ha puntato sulle precarie condizioni di salute dell’uomo (al quale, il 13 ottobre, sono stati revocati i domiciliari su richiesta della stessa Procura), per dimostrare – nel prosieguo del processo – che era anche fisicamente incapace di commettere il delitto. Nell’udienza di oggi sono stati ascoltati anche il carabiniere della Centrale operativa che rispose alla telefonata di richiesta di aiuto, Silvio Fersini, amico di Basile con il quale il consigliere si era intrattenuto prima di essere ucciso, e una vicina di casa dei Basile.

30 agosto 2011

Richiesta chiarimenti Pro Loco Ugento – Beni culturali: la risposta.